L’ADATTAMENTO CORPOREO DELLA DONNA IN GRAVIDANZA: quando e perché l’Osteopatia può essere utile.
di Federica Sozio D.O.
COS’E’ L’OSTEOPATIA
L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento basato sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, etc.). Nata in America a fine ’800 grazie da Andrew Tylor Still, utilizza come strumento terapeutico delle manipolazioni e delle manovre specifiche che variano a seconda del paziente e del disturbo che presenta. L’approccio osteopatico non prevede l’utilizzo di farmaci ed è efficace per prevenire, valutare e trattare disturbi che interessano sia il sistema neuro-muscolo-scheletrico che quello viscerale e cranio-sacrale, intervenendo laddove viene riscontrata una disfunzione somatica[1].
Il trattamento osteopatico tiene conto di tre principi fondamentali:
- Il corpo è un’unità
- Il corpo ha il proprio meccanismo autoprotettivo e regolatore (capacità di autoguarigione)
- La struttura e la funzione sono reciprocamente correlate.
L’osteopatia si concentra sull’individuazione della causa del disturbo e guarda al sintomo come uno strumento per comprendere l’origine della perturbazione della salute che a volte si trova in un distretto corporeo diverso da quello in cui viene riscontrato il sintomo stesso.
OSTEOPATIA E GRAVIDANZA
Fisiologicamente ogni gravidanza crea nel corpo della donna dei repentini cambiamenti sia a livello ormonale che posturale. Nonostante queste modificazioni siano progressive, il corpo deve mettere in atto prima un graduale adattamento a queste sollecitazioni e poi una risposta adattativa più veloce per i cambiamenti che avvengono invece dopo il parto.
Per contenere l’utero in espansione ed il feto in crescita, senza compromettere la respirazione, la biomeccanica del torace si modifica attraverso un allargamento dell’angolo costale e un aumento della circonferenza toracica e dell’escursione diaframmatica. Uno dei cambiamenti più evidenti durante la gravidanza è quindi quello che riguarda la postura perché, mentre il feto cresce di volume e peso, il baricentro della donna si sposterà in avanti favorendo un aumento della lordosi lombare ed un conseguente adattamento della curva dorsale e cervicale. Questi cambiamenti si riflettono sull’intero apparato muscolo-scheletrico nel quale si verificheranno modificazioni del tono muscolare per mantenere la postura eretta. Alcuni muscoli quindi lavoreranno di più per mantenere la stabilità e tra questi troviamo: i muscoli erettori della colonna, gli ischio crurali, gli psoas, i muscoli piriformi e quelli del pavimento pelvico (soprattutto l’elevatore dell’ano).
Inoltre, durante i nove mesi di gravidanza, il feto in via di sviluppo aumenterà le richieste al sistema circolatorio materno ed in caso di squilibrio tra richiesta e risposta all’interno del sistema ne deriverà una congestione favorita probabilmente anche dai più alti livelli di progesterone in circolo. Gli adattamenti posturali che vengono messi in atto, quando associati ad una maggiore richiesta circolatoria, possono far passare così il corpo della donna da un equilibrio nei limiti della normale efficienza fisiologica ad uno stato fisiopatologico persistente. Quando un sistema è perfettamente funzionante e capace di trovare dei compensi adeguati questo stato di cose può non insorgere mai, ma in un corpo in cui sono già presenti degli squilibri pregressi alla gravidanza, mettere in atto degli adattamenti ulteriori può non essere così automatico. Si è visto infatti che oltre il 50% delle donne ad un certo punto della gravidanza presenta dei dolori soprattutto a livello dell’apparato muscolo-scheletrico. Inoltre, durante il percorso attraverso il canale del parto, il corpo del bambino entra in contatto con le componenti muscolo-legamentose ed ossee della madre ed ogni tensione anomala su queste strutture riduce la mobilità del compartimento osseo del bacino materno e di conseguenza rende più difficoltosa la discesa del bambino. Per questi motivi ad oggi sempre più donne si rivolgono ad un osteopata per essere aiutate ed agevolate nel percorso della loro gravidanza e della nascita del bambino ed in questo senso l’osteopatia ha molto da offrire.
Bibliografia:
Parsons J., Marcer N., 2012, “Osteopatia. Modelli di Diagnosi, Trattamento e Pratica” Marrapese editore
Molinari R., 1989, “Bioméchanique de la famme enceinte et adaptation posturale”, Les dossiers de l’Obstétrique, n. 163
Moore K., Dumas G.A., Reis J.G., 1990, “ Postural changes associated with pregnancy and their relationship to low back pain” in Clin. Biomeh. n. 5, pp. 169-174
Bullock J.E., Jull G., Bullock M.I., 1987, “The relationship of low back pain to the postural changes of pregnancy”.
Sandler S.E., 1996, “ The menagemenet of low back pain in pregnancy”.
Fielding S., 1982, “Osteopathic care in pregnancy”
Federica Sozio D.O.
[1] Disfunzione somatica: alterazione del movimento, della qualità e temperatura tissutale e della simmetria di un’articolazione, muscolo, fascia connettivale, viscere, etc.
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