LUNEDI’ 28 SETTEMBRE h.18,30: MUSICA per MAMME in ATTESA DA NANAY con PIRIMPUMPARA

17 Giugno 2015
nanay

NUOVA DATA: LUNEDì 28 SETTEMBRE

di Annalisa Melis 

MUSICA per MAMME in ATTESA,

a cura dell’ ASSOCIAZIONE PIRIMPUMPARA.

CON:

PAOLO INNARELLA: FLAUTO E VOCE

MARIA GIUDITTA SANTORI: PERCUSSIONI E VOCE

Non mancherà un piccolo aperitvo bio, vegetariano e fatto in casa, studiato apposta per le mamme da noi mamme di Nanay.

Sarà un’esperienza indimenticabile.

COSTO DEL BIGLIETTO: 12 EURO

comprensivo, per chi non ce l’ha, di tessera associativa annuale, e di aperitivo. SOLO PREVENDITA.

Attenzione:

in questo caso non sarà sufficiente prenotare, ma si dovrà acquistare il biglietto entro dieci giorni prima o mettersi in lista d’attesa. Per non sbagliare puoi già venire lunedì mattina presso la sede di Nanay e acquistare il tuo biglietto (posti limitati!) oppure telefonarci o scriverci per accordarci sulle modalità.

spazionanay@gmail.com o telefona ad uno di questi numeri: 328 7346581 – 331 8531222 – 339 425782

 

 

 

shapeimage_1La musica è per la gestante il simbolo di una relazione primaria: farsi mondo sonoro accogliente per il suo bambino. Se prima della nascita l’esperienza musicale è quella di un suono originario (il suono del liquido amniotico, le voci della madre, il ritmo dei suoi organi interni), dopo la nascita recuperare questi suoni è il modo per ricreare l’unità primigenia con la madre, una continuità importante per l’avvio di una relazione armoniosa tra madre e bambino.

 

Con questo laboratorio si propone alle mamme di trasmettere al proprio bambino  un mondo di suoni e di emozioni che formeranno la sua prima identità musicale. In breve, si offre alle mamme la grande opportunità di essere musicalmente complici della vita nel suo essere e  nel suo farsi. La madre è suono e musica, ritmo vitale che fa vibrare di sé il suo bambino.

In un clima di rilassata piacevolezza si propone sia la pratica del canto sia quella dell’ascolto delle sonorità di alcuni particolari strumenti percussivi e melodici a diretto contatto con il corpo materno. Questa sorta di massaggio sonoro accende nella madre fantasie con e per il bambino favorendo l’inizio di un dialogo molto coinvolgente che ne rafforza la relazione.

Il canto consente alla madre di energizzarsi per mezzo delle vibrazioni sonore, favorisce l’espressione armoniosa dei sentimenti, opera sull’efficacia del respiro e sulla distensione neuromuscolare (in previsione del travaglio e del parto). La voce della madre che canta racchiude il desiderio di comunicare al proprio bambino il suo affetto, la sua allegria, la sua sorpresa, il suo stupore, può favorire quello che Bowlby chiama “attaccamento a base sicura”, fondamentale per lo sviluppo affettivo, sociale e psicologico del nascituro.

Il massaggio sonoro avviene attraverso antichi e rituali strumenti della tradizione africana e indiana (kalimbe, sanze, mbire, tampura, bamboo sticks e altro) che in origine servivano a mettere in contatto gli uomini con il mondo degli spiriti, degli antenati e (perché no?) dei “futuri nati”.  Esso ha due funzioni: in primo luogo, rilassa e dinamizza le attività biologiche e, in secondo luogo, mira a far percepire il suono della musica non attraverso l’orecchio, come di solito si fa, ma tramite il contatto fisico: le emissioni sonore si propagano nel corpo umano creando vibrazioni e risonanze attraverso un percorso introspettivo, chiamato “Internal Hearing”.

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